Il Pan Di Spagna e il mostro marino

Negli abissi marini, vicino alle pietre magiche viveva una misteriosa creatura, il Pan di Spagna, detto anche EL PAGNA. EL PAGNA aveva un carattere morbidissimo e di semplici principi, ma non parlava mai con nessuno. Questo atteggiamento fece sì che le persone che venivano a contatto con lui avevano l'impressioneche fosse una creatura complicata, che avesse dentro di se più di quello che fa vedere e quindi senza provare ad avvicinarsi scappavano via. D'altronde si sà che le creature degli abissi possono essere molto pericolose.

Accadde che durante una tempesta di mare, una ragazza cadde dalla nave e schiacciata da una botte scese velocemente sul fondo dell'abbisso più scuro e profondo che si sia mai visto. Povera ragazza cominciò a soffocare e nonostante il peso non la tenesse più imprigionata,non ebbe forze per risalire.
Stesso giorno qualche ora prima EL PAGNA si avviava per fare una passeggiata e raccogliere qualche conchiglia per fare delle coroncine o dei capelli simpatici da brava creatura misteriosa. Nell'allontanarsi EL PAGNA era stato sorpreso dalla notte e si sdraiò sulla sabbia per dormire, casualmente nello stesso punto dove un paio d'ore dopo scenderà dall'alto la ragazza naufraga.
La ragazza dopo una veloce discesa atterrò con il viso su EL PAGNA e spaventata dalla morbidezza dell'impatto fece un profondo respiro e .... pochi secondi dopo i marinai la stavano ripescando sorpresi di un salvataggio miracoloso.

Ma cosa è successo negli abissi? Come ha fatto una piccola umana a sopravvivere sott'acqua?

La risposta è semplice come lo è EL PAGNA. Quando la ragazza schiacciò il fianco morbido di EL PAGNA esso sprigionò una nuvola di bollicine d'aria che dentro di lui erano incorporate sin dalla nascita.

La ragazza una volta tornata dal viaggio nel porto di Genova, corse velocemente da suo Padre, che di mestiere faceva il cuoco. Gli raccontò dell'avvenuto e dell'incontro con la creatura marina, gli diede un pezzo di EL PAGNA che si era attaccato alla sua guancia e lui, per ringraziare la creatura timida decise di farle un regalo.

Prese delle uova e dello succhero e li montò tanto a lungo quanto serviva a farli grondare di sudore e indolenzire il braccio. Poi prese un po' di farina e la mescolò delicatamente dentro il composto vaporoso, poi per stabilizzare il tutto lo cosse nel forno finche la ragazza non riconobbe una certa somiglianza con EL PAGNA. Il padre e la figlia assaggiarono la creazione e la trovarono deliziosa e leggera.
Da quel giorno in poi, in onore di EL PAGNA per ringraziarlo di aver salvato la figlia sig. Giovatta Cabona fece diventare famosa la novità culinaria, soffice, semplice e vaporosa e la chiamò - Pasta Genovese.
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Queste sono le proporzioni per ogni teglia. e ricordatevi di incorporare TANTA ARIA sbattendo le uova con lo zucchero, finche l'impasto non "scrive" dopo prendete un cucchiaio di legno e incorporate la farina setacciata poco alla volta e delicatamente senza smontare l'impasto. imburrate e infarinate lo stampo (o foderate il fondo con la carta da forno) e cuocete il vostro EL PAGNA a 170 gradi per 25/30 minuti. Sfornate, fate rafreddare su una griglia o capovolto e VOILA', vi presento EL PAGNA.

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